Questa è la mastella dello smalto , lo smalto è in polvere (apiombico e si può usare per le stoviglie ) diluito con tot acqua e un additivo sospensivante)
Prima di smaltare un oggetto bisogna mescolare bene lo smalto, aggiungere o togliere acqua in base al tipo di terraglia che si usa, rossa bianca gres ecc.., di norma si parte con 4 dita d'acqua sopra allo smalto
L'oggetto va ben pulito prima con una spugna umida per toglire la polvere, poi va immerso per alcuni secondi ...
poi bisogna aspettare qualche minuto senza toccare l'oggetto, deve assorbire bene lo smalto e asciugare. Si ritoccano con un pennello i punti di appoggio delle pinze, si ripulisce il fondo o il punto di appoggio altrimenti in cottura si attacca al piano del forno.
Adesso il piattino è pronto per la decorazione...
26 agosto 2006
la smaltatura
16 agosto 2006
La decorazione
Adesso posso cominciare a decorare la mia piastrella, per prima cosa la devo centrare perfettamente sul girello , altrimenti i cerhi non vengono perfetti (il più possibile perfetti).
I cerchi si chiamano filetti e sono i primi da fare, uso dei colori apiombici in polvere che vanno diluiti in acqua, i pennelli sono con il "serbatoio" in pelo di martora. Il serbatoio serve per accumulare abbastanza colore , che asciuga alla velocità della luce, per ottenere una linea uniforme per tutto il tratto. Non so se riesco a spiegarmi chiaramente ... si disegna con della polvere su della polvere, perchè lo smalto è una polvere aggrappata alla piastrella di terracotta.
Il colore violetto dopo la cottura diventerà blu e le sfumature si ottengono diluendo più o meno il colore con l'acqua. L'arancio rimane arancio :-)
Eccola finita e pronta per andare in forno a circa 920°, ma prima bisogna spruzzarci sopra la cristallina...passato Ferragosto.
15 agosto 2006
lo Spolvero
Lo spolvero ... serve quando un disegno è particolarmente complicato e la mano non troppo sicura. Quando si disegna sullo smalto bianco non si pùò sbagliare, c'è modo di cancellare ma al 99% dopo la cottura si vede ,basta un granello di colore. Mi dicono che prima o poi dovrò disegnare senza, vabbè anche il maestro li usa eh eh eh
Questa è una piastrella Vaselli, ho preso un foglio di carta da lucido (come la chiamo io) o carta da geometri. Ho disegnato la piatrella e il decoro , poi con un ago ho fatto dei buchi lungo tutto il disegno
12 agosto 2006
La Cappella Vaselli
Non è facile trovare immagini decenti delle piastrelle del pavimento della Cappella Vaselli in S.Petronio a Bologna, ma grazie alla Stefy ho potuto sfogliare un bel libro su S.Petronio . Sono tutte diverse fra loro, sono riuscita a vederle da lontano purtroppo ... non è possibile passeggiarci sopra :-) Mi sarei sdraiata e avrei passato ore ad analizzarle una per una !
Con la mia associazione, ArgenteaArte, abbiamo deciso di riprodurle e di presentarle alla nostra mostra collettiva ad Argenta (FE) in settembre.
Al 1487 è datato il pavimento della cappella Vaselli o di San Sebastiano in San Petronio a Bologna, che rappresenta la summa del repertorio faentino dell'epoca e che con la rappresentazione e l'iscrizione del suo autore "Petrus Andrea de Favencia, (urcellarius et seu pictor faventinus)", noto per altro da documenti d'archivio, sta a significare un segno 'umanistico' di grande rilievo tenuto anche conto dell'anonimato cui in genere si lega l'artigianato e in specie quello ceramico. Se Petrus Andreas è ancora vivo nel 1522 e risulta morto nel 1543, significa che vive il momento di grande espansione della maiolica faentina. (http://www.racine.ra.it/micfaenza/pubb/storia.htm)
cosa devo fare? non ho capito bene !!!
Cosa ? devo tornare a casa ? devo fare qualcosa ? no no non voglio !!! non è giusto !!!
Sono tornata ma già sto progettando un'altra fuga per settembre devo pur vedere come cresce la micina qui sopra . Papilla "forse abbandonata" davanti a casa dei miei amici in maremma. Bellissima e dolcissima.