26 ottobre 2008

Girasole

è buio presto e ho mangiato alle 6 ufff.... ho la sindrome dell'ora solare

24 ottobre 2008

Zuccherini nuziali

visto che Gio è incuriosita metto la ricetta con un poco di storia.


Gli zuccherini a Bologna venivano fatti in occasione dei matrimoni, rappresentano le fedi nuziali e sostituivano i confetti. Oggi vengono fatti ma affiancano le bomboniere.
Si impastavano 9 kg di farina, che era chiamato "un pais" per ogni matrimonio

Di grande responsabilità era il compito di chi era addetto al forno, rigorosamente a legna, in quanto lo zuccherino non doveva assumere un colore dorato, bensì rimanere bianco (colore tipico delle nozze), ma comunque essere cotto. Esigeva quindi un forno non troppo caldo, ma che consentisse comunque di completare la cottura di tutti gli zuccherini.


Ricetta


Zuccherini nuziali Tiziana

Ingredienti:
900 gr farina
100 gr fecola
300 gr burro FREDDO
500 gr zucchero.
50 gr vaniglia
5 uova
1 cucchiaio olio oliva
2 cucchiai di mandorla amara o anice (io ho usato il secondo). Meglio abbondare così si insaporiscono di più
dose da mezzo chilo
3 gr amioniaca
Predisporre gli ingredienti sul tavolo e lavorarli per 3 ore alternandoli a dei riposi in frigorifero.




Si estrae solo il quantitativo di pasta necessario per poterlo lavorare subito senza che si scaldi e si fa una "bisciolina" nè troppo sottile nè troppo grossa, altrimenti lievitando si chiude e l'anello non deve essere troppo grande. Si forma l'anellino, poi si ripone nella teglia dove verrà cotto.


22 ottobre 2008

Torta Bianca della Tiziana

La Tiziana la chiama torta bianca ma è una torta agli amaretti.
La Tiziana dice che non buona perchè ci sono gli amaretti.
La Giorgia dice che questa torta vorrebbe mangiarsela tutta da sola.

Torta Bianca (è di qualche zia ?)

per la pasta:
300 gr di farina
100 gr di burro
150 gr di zucchero
5 tuorli
1/3 di bustina di lievito per torte

per il ripieno:
300 gr di amaretti
200 gr di zucchero a velo
150 gr di mandorle
5 chiare d'uovo montate a neve
rhum

Fare la pasta frolla e farla riposare. Con la pasta foderare una tortiera da 26 cm.
Ricoprire il fondo della pasta con gli amaretti imbevuti di rhum ricoprendo tutti i buchi.
Montare a neve gli albumi con lo zucchero e aggiungere le mandorle tritate e versare sopra agli amaretti.
Cuocere in forno a 160° per circa 1 ora.

Scusa Gio se mi permetto di modificare il tuo post, ma una foto decente che spieghi perchè viene chiamata bianca ci vuole:-)))


16 ottobre 2008

I biscottini di Tiziana

Quell'occhio m'inquieta ....

T. sgancia la ricetta di quelli con l'uvetta che erano buonissimi , anzi mettile tutte :-)
Chi è stato da Tiziana domenica scorsa e non ha comprato un sacchettino di biscotti è un folle !

15 ottobre 2008

Alzata di croccante - La torta degli sposi

L'alzata di croccante era la torta nuziale che accompagnava i matrimoni a Granarolo, fino al 1943 (anno in cui la zia Franca la vide servita per l'ultima volta); negli anni a seguire fu sostituita con il pan di spagna o ciambella farcita.
Questa torta, fatta con la pasta degli zuccherini nuziali, era composta da tre piani decrescenti;
nel piano più alto veniva posizionato un nido dove, al momento del taglio, si poneva una colomba che spiccava il volo, il che era di buon augurio per gli sposi.
L'alzata era decorata con zucchero, mandorle, qualche confetto bianco e due o tre confetti colorati azzurri e rosa, auspicio del fatto che la giovane coppia potesse avere figli.
La torta veniva fatta dalla cuoca, personaggio che si trasferiva a casa dello sposo o della sposa per una intera settimana, in modo da poter organizzare il pranzo nuziale, che si teneva rigorosamente a mezzogiorno a casa della sposa, alla sera a casa dello sposo. Questo perchè la sposa alla sera entrava nella nuova casa.
Nel momento di lasciare la sua casa, la madre della sposa diceva alla figlia davanti agli invitati:- “Guerda pulìd cl'oss!! “ che stava a significare che doveva imprimerselo nella mente e non tornare più indietro.
In realtà, la sposa tornava a casa il secondo giovedì successivo alle nozze, in quanto la madre l'andava a prendere a casa dello sposo, poi alla domenica a pranzo, lo sposo e i suoi genitori andavano a casa della sposa per ,mangiare e riprenderla a casa.
In caso lo sposo non si presentasse, significava che non la voleva più, ma zia Franca giura che non sì verificò mai questa situazione.

Curiosità:
- la dose di farina che si impastava per gli zuccherini nuziali era di 9 kg, che formava una unità di misura, il pàis (un pàis=9 kg di farina). Da questi 9 kg veniva anche la torta.
- Gli zuccherini si confezionaavano in sacchetti di carta bianca o trasparente a 3 punte, già corredati di cordoncino e nel sacchetto si inseriva anche un confetto.
- Il primo piatto dei matrimoni erano i tortellini, ma il piatto che faceva battere le mani ai commensali quando veniva presentato era il fegato di vitello accompagnato da crema fritta. Erano fettine sottili sottili e lunghe che venivano buttate in quattro dita di grasso e tirate immediatamente su per essere messe a scolare in uno scolapasta, sbattute e poi salate e servite calde.
- Nonostante la cuoca, tutto il vicinato contribuiva a realizzare il pranzo e a servire, come si diceva una volta si faceva tutto “a màn insamm” ovvero “a mani insieme”






Commento della Giorgia : La torta era eccezzionale , non credevo che il croccante stesse così bene con la ciambella (anche se Tiziana parla dell'impasto per fare gli zuccherini, gli zuccherini sono quei biscottini a forma di anello intorno alla torta).

Tizianaaaa sai cosa facciamo quando viene Vittoria ?!?! Gli zuccherini , mentre si chiacchera si mena la pasta ! Quante ore ci vogliono ?

14 ottobre 2008

La festa del pane

Domenica scorsa si è tenuta l'annuale festa di Granarolo E.
Anche quest'anno abbiamo voluto ripetere l'esperienza dell'anno passato, ovvero di far fare il pane ai bambini.
Anche se non sono giunti numerosi come l'anno passato, abbiamo avuto ugualmente i nostri piccolo lavoratori.
Io e Gio ci siamo montate la testa e ci siamo improvvisate commercianti, esponendo i nostri manufatti artistici, i miei culinari i suoi di ceramica...va bene, i miei erano solo manufatti:-).
Vi metto qualche foto:

la tavolata con i taglieri che aspetta i bambini






la preparazione del banchetto



i prodotti esposti





l'orologio girasole



L'alzata





le scatoline a cuore





i bellissimi vasi , il poggiamestoli e i piattini



il poggiamestoli e i piattini




le altre meraviglie di Gio





i bambini al lavoro



il pane nel forno

il pane cotto

l'alzata di croccante (ma di questa credo che Gio voglia fare un post a parte)

07 ottobre 2008

Adoro i salatini !!!

e non li posso mangiare !!!

Tanto tempo fa in un'altra vita ho imparato a fare la pasta sfoglia con questa ricetta che trovo molto valida. Il burro , ovviamente è tantissimo ,se si vuole ottenere un prodotto friabile e leggero bisogna usarlo tutto.

A volte per tener pulità la mia coscienza e le mie arterie faccio la mezza sfoglia, viene ottima ma più duretta, fa più fatica a rompersi in deiziose scagliette :-)
La uso indifferentemente sia per il dolce che per il salato.






Sfogliata



Ingredienti:
1 Kg. di farina 00,
1 Kg. di burro,
20 gr. di sale,
il succo di un limone,
1/2 litro d'acqua fredda,
2-3 albumi.

Procedimento:
1) Impastare il burro con 250 gr. di farina, dovrà risultare un panetto morbido ed omogeneo. Farne un rettangolo e lasciarlo riposare a temperatura ambiente.

2) Disporre a fontana il resto della farina, versarvi il succo di limone, l'acqua, il sale e gli albumi. Impastare fino ad ottenere una massa omogenea non troppo molle e non troppo soda. Fate riposare per 30 minuti.

3) Dopo aver fatto riposare la pasta, sul tavolo infarinato formare un rettangolo di circa 45 cm. di diametro e 3 cm. di spessore.
Questo lavoro va fatto con il palmo della mano.

4) Mettere al centro del rettangolo il panetto di burro e ricoprirlo con i lembi della pasta, in modo che il burro venga ben chiuso.

5) Mettere a riposare per 20 minuti in frigorifero.

6) Dopo averla fatta riposare schiacciate la pasta a colpi di mattarello dandogli una forma allungata di circa 60-70 cm. ed 1 cm. di spessore.

7) Quindi iniziate a fare le pieghe in quest'ordine: 1° e 3° in tre, 2° e 4° in quattro.
Ad ogni piega prima di fare quella successiva, fate fare un quarto di giro alla pasta.
In pratica, va allungata sempre avendo alla nostra destra e sinistra le parti aperte della pasta.

8) Mettete a riposare la pasta in frigorifero per 20 minuti ad ogni giro di pieghe.

9) Per utilizzare questa pasta bisogna abbassarla allo spessore necessario.

Viene utilizzata per pizzette, vol-au-vent ed ogni preparazione va cotta in forno ben caldo (180°-190°).

Piega in tre:
Allungate la sfoglia in un rettangolo di un centimetro, dividetela virtualmente in tre-terzi e sovrapponete il primo sul secondo ed il terzo sul primo.


Piega in quattro:
Allungate la sfoglia in un rettangolo dello spessore di un centimetro scarso, dividetelala virtualmente in quattro-quarti e piegate il primo sul secondo, il quarto sul terzo, poi 1-2 sul 3-4