17 maggio 2009

Torta di 24 uova


Così chiamavano in casa di mio marito la torta di riso. Ammetto, è un momento di nostalgia, e mi ritrovo a sfogliare questi quadernetti, dove certe ricette sono ancora in once. Ieri, per festeggiare il patrono del nostro paese, l'ho preparata. Certo, l'avessi fatta due giorni prima era migliore, ma non potevo. Ho diviso per tre le dosi. Ve la riporto esattamente come è scritta poi vi delucido sul procedimento.


Torta di 24 uova Tiziana

litri 3 di latte
2 hg e mezzo di mandorle dolci
1 hg e mezzo di mandorle amare
1,5 kg zucchero
scorzetta un etto e mezzo (candito cedro)
vaniglia mezzo etto
riso 4 hg
amaretti 6
spirito un quintino e mezzo (misto di strega, sassolino e mandorla amara)
limone 1

Il riso va cotto soltanto alla mattina. Prima va lavato e asciugato con un tovagliolo e maccato con un bottiglia finissimo. Quando è cotto si vuota subito lo zucchero da caffè, finchè è caldo e poi si mette a raffreddare e poi si bolle le mandorle e poi si asciugano con un tovagliolo e poi si pestano finissime e poi si asciugano sul fuoco sopra a una latta con poco fuoco. Poi si pesta finissimo la scorzetta e gli amaretti, si sbatte le uova, non debbono fare tanto la schiuma.Poi si aggiunge la scorzetta e poi le mandorle, il limone grattato, gli amaretti, lo zucchero di vaniglia, poi si aggiunge il recipiente freddato di riso e zucchero, e lo spirito rimescolandolo molto perchè sia tutto uguale. Si unge la teglia di burro e pane grattato, la torta vuole grossa un dito e mezzo, vuole a cottura del pane, e se alza la sciopola si fora con un go e per capire quando è cotta si prende uno stuzzicadente e si pianta nella torta; deve venire su asciutto, si può aggiungere un bicchiere di latte e un uovo e un cucchiaio di zucchero e si unisce tutto insieme. E' buonissim lo stesso. Si può dire di mngare una buova torta, serve per 24 persone, anche di più (lo spirito corrisponde a 3 bicchieri) gr 50 di zucchero bruciato per litro.


Allora, ascoltate le spiegazioni orali ho capito il tutto: si lascia a bagno in acqua il riso per venti minuti, si asciuga, poi in mezzo ad un canovaccio si schiaccia con una bottiglia od un mattarello.

si mette a cuocere nel latte, poi a cottura ultimata si versa lo zucchero (nella quantità totale sono compresi i 150 gr di zucchero da caramellare). Si fa il caramello e si versa finchè è caldo nel riso cotto. Per il resto credo si comprenda tutto bene. Unica variazione: il liquore l'ho versato da cotto.

2 commenti:

Federica Simoni ha detto...

non avevo mai trovato questa ricetta! molto particolare e sicuramente buona!!

Stefania Oliveri ha detto...

ottima ricetta e poi dal sapore molto antico. Bene salvaguardare le tradizioni!